Recensioni non Autorizzate

Tuesday, September 26, 2006

BLUR - "13"


Per molti disco di passaggio, per alcuni disco di riflessione, per me l'ultimo grande disco dei Blur. Differente dai precedenti Parklife o Blur, 13 chiude la felice storia musicale del duo Damon Albarn - Graham Coxon, rispettivamente voce e chitarra dei Blur e icone del brit-pop nel mondo. Sono infatti i Blur che hanno ridato voce a tale genere propriamente inglese, ereditando direttamente da Ray Daves dei Kinks i caratteri musicali e estetici del brit-pop.

In 13 però succede qualcosa di nuovo: i suoni puliti, le marcette alla McCartney, e gli arrangiamenti da hit fanno posto alle emozionanti divagazioni di Coxon (che proprio in quel periodo sperimenta la carriera solista) in pesanti distorsioni e ampliamenti dei suoni della sua chitarra. L'elettronica (prima usata solo per creare l'effetto orecchiabile da singolo) diventa fonte di ispirazione per loop oscuri. I suoni non più ben definiti abbandonano lo snobbismo brit per aprire il loro orizzonte alla sperimentazione indie e post-rock.

Succede così che nasce uno degli album più espressivi dei Blur. E' qui che viene fuori la voglia di Albarn di sperimentare qualcosa di nuovo, e la passione di Coxon per la distorsione (che allude al suo The sky is too high). In più ci sono i due singoli ben fatti: Tender, una ballata country-blues, e Coffee & Tv, vero punto di passaggio tra la luce di Parklife e il nuovo chiaroscuro di 13. Certo a volte ci si domanda dove vogliano andare a parare alcuni pezzi veramente sperimentali tipo Trailer Park, ma in fondo l'ascolto è piacevole e alcune atmosfere (Caramel) sono perfette per quei mercoledì sera uggiosi d'autunno.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home

.........