Recensioni non Autorizzate

Monday, September 25, 2006

THE FLAMING LIPS - "at war with the mystics"


"Capisco perchè la gente pensa che io sia una specie di guerriero freak psichedelico che crede negli ufo e in Dio, ma queste stronzate mi stanno proprio sul cazzo. Credo nelle cose reali." Questo è quanto afferma Wayne Coyne, leader dei Flaming Lips, riflettendo su se stesso.

Effettivamente, ascoltando questo album ricco di arie psichedeliche e momenti di intimi viaggi nelle parti più sperdute del cervello umano, verrebbe proprio da pensare che i Flaming Lips abbiano passato gli ultimi anni in contatto con qualcosa o qualcuno di sovrannaturale: canzoni bellissime escono da questo album ma diverse da quelle di Hear It Is, primo album del gruppo, pieno di chitarre elettriche e testi assurdi. Ma Coyne in molte interviste ha reso nota la sua posizione di musicista impegnato. Impegnato nel fare buona musica: a venti anni prendeva droghe, andava a sentire i led zeppelin, gli piacevano le chitarre distorte e il cazzeggio; oggi le cose sono cambiate: i Flaming Lips hanno 40 anni e cercano di fare musica rock senza doversi comportare da adolescenti, avendo alle spalle anni di crescita musicale, morale e fisica.

At War With the Mystics è un album bello e curato nei dettagli. La prima traccia (The Yeah Yeah Yeah Song) ci ricorda subito chi sono i Flaming Lips, con i loro accostamenti di suoni e testi strampalati. Ma che adesso sembrano aver acquisito un senso più profondo. E andando avanti si scopre che gli arrangiamenti da orchestra mischiati alle chitarre vanno ricercare atmosfere intime all'interno dell'album. Una ricerca in alcuni aspetti simile a quella degli ultimi Pink Floyd.
Alcuni pezzi sbalordiscono con i loro ben arrangiati cambi di rotta, che a volte possono risultare un po' lunghi o deliranti (The Sound of Failure o It Overtakes Me) ma che dimostrano la voglia di volersi esprimere senza per forza dover rientrare nei tempi televisivi di Top of The Pops.
La band non sa se questo cercare di fare musica sincera ha uno scopo (Haven't got a Clue) però il risultato è notevole.

4 Comments:

Anonymous Anonymous said...

bello!qualcuno che di musica se ne intende!

2:01 PM

 
Anonymous Anonymous said...

un s'e' mai inteso di nulla...

5:17 PM

 
Anonymous Anonymous said...

Bella recensione.. sono d'accordo con te... io conoscevo i Flaming Lips con "Yoshimi Battles the Pink Robots" e amo quel cd.. ero curioso di sentire questo loro cd... dopo averlo sentito diverse volte mi piace sempre più....poco conosciuti al grande pubblico... ma è normale quando si tratta di ottima musica...

1:03 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Davvero una bella recensione. MI piacciono molto i Flaming Lips,penso che siano geniali.

10:38 PM

 

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